I primi insediamenti umani, riconducibili alla prima Neas, risalgono all'età del Bronzo Antico. Nel V secolo a.C. il leggendario Ducezio, re dei Siculi, per difendere la città dalle incursioni greche la trasferì dall'altura della Mendola al vicino monte Alveria, circondato da profonde valli quale naturale difesa. Centro d'arte e cultura, Neaton sotto la civiltà greca fu una colonia siracusana durante il regno di Gerone II. Divenne Netum in epoca romana e città capovalle sotto il dominio arabo. In epoca medievale, attraverso i Normanni e gli Aragonesi, gli fu conferito il titolo di "Città ingegnosa" per i tanti personaggi che nel '400 si distinsero nel campo dell'Arte, delle Lettere e della Scienza.
L'11 gennaio del 1693 la città (attuale Noto Antica) fu rasa al suolo dal terribile terremoto che interessò tutto il Val di Noto. La città nuova fu ricostruita in un sito più a valle, sul declivio del monte Meti.
L'odierna Noto è il risultato dell'opera di numerosi architetti, capimastri e scalpellini, che, durante tutto il XVIII secolo, realizzano questo eccezionale ambiente urbanistico. È concepita come città aperta in virtù della sopravvenuta spazialità barocca che pervade l'intera città, con un armonico assetto urbanistico, solcato da strade diritte e parallele, intervallato da scenografiche piazze ed imponenti scalinate che raccordano terrazze e dislivelli. Noto è una delle città siciliane più splendidamente costruite, un raffinato capolavoro che si celebra nelle armoniose forme ricavate dalla tenera pietra dorata che rende unico il barocco netino.
Le chiese poste in cima a superbe scalinate per essere meglio venerate; i conventi grandi centri di spiritualità; le dimore nobiliari con magnifici cortili interni; e non meno importanti sono gli antichi e caratteristici quartieri del popolo, un altro volto di questa città fatta di vicoli e piazzette, di case addossate e giardini. Agli occhi del visitatore si mostra come un monumento unico, un incanto da scoprire e da vivere.
Nel 2002 il centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO, famoso per gli stupefacenti capolavori architettonici, Noto è stata definita la “capitale mondiale del barocco".
Il 13 marzo del 1996 la città barocca è balzata agli onori della cronaca , quando l’imponente cupola della Cattedrale di San Nicolò crollò a
causa di un difetto strutturale. A conclusione di un lungo e complesso restauro, la cattedrale è stata riaperta dopo sette anni di lavori il 18 giugno 2007 e restituita al suo originario
splendore.
A fare da cornice alla città vi sono tutto intorno siti archeologici e naturalistici di grande importanza: il monte Alveria dove sorgeva l'antica città; la necropoli sicula
di Castelluccio con oltre 200 tombe; la catacomba cristiana di Santa Lucia di Mendola; la cittadina greca di Eloro; la villa romana
del Tellaro con i suoi splendidi mosaici pavimentali; l’oasi di Vendicari riserva naturale e area marina protetta di alta vitalità biologica; Cava
Cultrera caratterizzata da laghetti immersi in una rigogliosa vegetazione e…la splendida costa ove tra alte baie e dorate spiagge è sita Noto Marina, su cui s’infrangono le
onde del mite e limpido Mar Mediterraneo.
Inoltre a Noto, già splendido giardino di pietra, ogni anno la terza settimana di Maggio si tiene l’Infiorata, la celebre festa barocca in omaggio alla primavera. Questa manifestazione nacque negli anni '80 dall’incontro con gli artisti infioratori di Genzano che trasmisero ai Netini la loro antica tradizione barocca di creare quadri floreali mediante migliaia di petali, disposti emulando l’arte musiva. Questa espressione artistica, di grande impatto visivo, celebra attraverso il variopinto universo floreale, la fusione tra architettura, arte e natura, che da sempre rappresentano elementi indissolubili e peculiari di questo romantico angolo di Sicilia.